top of page

Paolo Simonazzi

MANTUA , CUBA

4 settembre - 7 novembre 2017

Mantua, Cuba (2015) è un progetto fotografico realizzato da Paolo Simonazzi che vede, come luogo d’indagine, una piccola cittadina ai confini dell’isola di Cuba. La leggenda vuole, ma alcune assonanze e riferimenti con la realtà esistono, che la fondazione di Mantua fosse stata opera di un gruppo di marinai italiani, molti dei quali genovesi o comunque liguri, sopravvissuti al naufragio di un brigantino che aveva appunto questo nome. Simonazzi, con il supporto dello scrittore Davide Barilli, ha raccontato il sentimento della dimenticanza fatto di simboli, totem intimi, interni di abitazioni, fotografie, manifesti, edifici
abbandonati. In un momento storico in cui Cuba è attraversata da un cambiamento, Mantua, Cuba, può essere letta anche come rappresentazione di una leggenda che, sopravvivendo, si trasforma in un mito.

Biografia

Note biografiche

Paolo Simonazzi nasce a Reggio Emilia nel 1961. Divide la propria vita tra l’attività di medico e quella di fotografo, a cui si dedica con passione.
Il progetto Mantua, Cuba (Greta, 2016) con esposizioni a Parma e a L’Avana nell’autunno 2016,
è una ricerca sentimentale che ha come luogo d’indagine una cittadina di provincia ai confini
dell’isola di Cuba.
Nella primavera 2016 espone presso la Collezione Maramotti, all’interno dell’XI edizione del
festival di Fotografia Europea, dedicato alla via Emilia.
Il progetto che propone, So near, so far, è un’originale rilettura dei suoi progetti principali
che guardano alla propria terra d’origine con uno sguardo complice, affettuoso ed ironico al
tempo stesso.
Nel 2015 presenta a Torino, in occasione di The Other Art Fair, Torino, il progetto inedito
Icons of Liscio, afferente alle icone del ballo liscio in Emilia-Romagna.
Nel 2015 espone a Rimini (Museo della Città) Cose ritrovate, mostra realizzata e presentata nel
2014 per la IX edizione di Fotografia Europea: un viaggio visionario ispirato ai testi letterari di
Ermanno Cavazzoni e di Raffaello Baldini ( Marsilio, 2014).
Il progetto Bell’Italia (Silvana Editoriale, 2014), presentato in anteprima a Fotografia Europea
2011, è successivamente approdato a Sydney, Melbourne (2012), Tokyo (2014), Mosca (2016).
Dal 2006 al 2010 si è dedicato a Mondo Piccolo, un lavoro alla riscoperta delle terre care a
Guareschi, luoghi dell’anima più che della geografia (Umberto Allemandi, 2010), con tappe in
varie città italiane.
Tra la Via Emilia e il West (Baldini Castoldi Dalai, 2007) è il titolo della mostra esposta a Villa
delle Rose – MAMbo, Bologna (2007), e a seguire in altre sedi italiane e straniere tra cui New
York e San Francisco.
Nel 2006 si è avvicinato al tema del disagio sociale con il progetto La casa degli angeli, presentata
alla I edizione di Fotografia Europea e successivamente alla VI edizione di FotoGrafia –
Festival Internazionale di Roma (2007).
Circo Bidone, uno dei suoi primi progetti fotografici, racconta di un piccolo circo sopravvissuto
all’epoca della multimedialità e degli effetti speciali ( Zoolibri, 2003).

Vicolo Folletto Art Factories, Corso Garibaldi 1 - 42121 Reggio Emilia - P.IVA 0123456789 - info@vicolofolletto.it

bottom of page